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L'inizio della neve

by Malagnino MJ

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1.
Siamo un discorso che tace in due: l'armadio, la sveglia sul comò, la teiera che reclama la sua fretta; una nave, una navetta con cinquecento oblò, il dolce nel forno che lievita con tutta la sua calma finché straborda dall'anello imburrato; il cigolio di porta sempre un po' spettrale col passato che spia e non chiede d'entrare quando lo farà, e lo farà. Qualsiasi giorno è un discorso che tace, quando siamo, quando sei, quando eri vicino a me ad aprire la bocca per dirci le sciocchezze che si traducevano in riso e un po' di invidia negli occhi dei solitari. E solo suono a noi, dove tutti i significanti possono essere interpolati perché non è il suono che importa. Tu fosti chiara dopotutto «dopo questo serrer ò le orecchie e le labbra. Ho lasciato dello spago nel comodino: serra anche le tue e fallo presto perch é la mia pazienza é corta e voglio vivere in una stanza anecoica, e tutto potr à passare eccetto la tua voce, il tuo borbottio da moka. Le tue preghiere, gli spergiuri e i giurin giuretto...» e poi non ho retto. Già siliconato i padiglioni, la pinna, il lobo e la conchiglia senza più il ricordo del suono del mare, la staffa persa, l'incudine che ha smesso di battere... ma il cuore no. «Rifarai tutto con un'altra, senza accorgetene» . Forse. Hai ragione te, forse ho scarsa fantasia, insisti. Forse rifarò tutto con un'altra ma non sarai tu e saprò coglierne la differenza e solo i behavioristi non sapranno prenderne nota, condannandomi a una prova che non posso dare
2.
Hai dormito per dimenticare, invano. La città, al risveglio la stessa contrada coi Mimmo Rotella che passano in strada dopo la tornata elettorale senza farsi pagare fanno A love in Casablanca Poi è tornata la donna ed era la rabbia su due cosce lisce e rase Poi e la voglia che accapiglia e tutto strappa ...mentre era Settembre...ed é già un anno fa. Nemmeno tu somigli più a te stessa qualcun vorrebbe dire e qualcun ti dirà mentre a bassa voce il gioco del telefono <<Nemmeno lei somigliava più a lei stessa>> E quella colle calze a rete, la felpa leopardata gioca ad essere dura come me e con me trattiene le lacrime chiede d'essere riportata a casa ma si lava le calze Mi crede vero, che mi sia aperto con lei e non vede che sono una ferita dove tutte posson guardar Ed oggi lo mostro a te e domani chissà ma non siamo speciali
3.
Ancor di donne parli. L'ennesima, i tuoi tarli ma vita è anche altro aspetta soltanto e vedrai un altro mese un po' pi ù cortese, sar à un'altra di nuovo cadrai Amico mio dimmi la verit à mi hai gi à visto così ? Sì! Amico mio dimmi la verità Non vedi eran capricci che mi legavo al dito Che mi lagnavo d'esser stato incompreso Non vedi qui altro è brandito? E cosa? È ancora donna! Caschi come una colonna che la ami da morire ma non muori mai Adesso vorrei senza cuore star. Perché con le ciglia afferrai ciò che volevo abbracciar. Una stretta leggera riaprì gli occhi più non c'era. Mi strappò dalla mura al modo di un'ombra animata di Lotte
4.
L'inebriata 01:40
Che notte questa notte quello sconosciuto m'ha chiesto d'esser carezzata baciava il mio bel vis ed ho sperato in una parola dolce che non arrivava mi sento confusa, il sesso bruciava ma il viso è dell'amor E dopo quel riassunto del suo pensier: se m'addormo è un'osteria se ci scopo solo è follia se dormiamo assieme sono tuo e cos ì sia. Ed ora nel mio letto da sola Ah! m'ha confusa. Che voleva da me? m'avrà scambiata per un'altra, m'avrà ...
5.
Ma tu dimmi se conosci qualcuno che ha imparato qualcosa di sé restando ... colle mutande Prova ad avvitare bulloni, lavorare, a fare il rivoluzionario ma lascia stare l'amore, ascolta ore ore me Ma tu dimmi se...
6.
Quando sviterò le palpebre vorrei un'altra città niente tenebre, ma non posso fuggire sempre nella valigia ho i miei sbagli per questo amico mio non posso andar avanti Anche se vorrei E lei ora abita nella discorsività tra cari e conoscenti tenendola viva a tavola dando aria ai denti Le endiadi fra iridi e galassie adesso atrofizzate iperboli E davanti ad uno sguardo, vedo un uomo soltanto. Un uomo solo. Un uomo solo. Solo un uomo Ed ora che vedo non posso parlar a lei sono solo un domatore di fuocherelli accesi nei caminetti spenti ma non so estinguere incendi e sto andando a fuoco
7.
I fantasmi hanno aperto la paura che non posso che risolver da me ma non ha visto la richiesta mia avea soltanto gli incubi suoi negli occhi oramai e ai miei non guardava più . Tutto s'era sopito quando lo incontrai
8.
Shhh 02:39
« Amore » « Non più» « C'è un altro, saperlo si può? » «Quel che ho dentro mai, mai, mai saprai» «E mia ancora sarai? ...Ho un fabbro dentro che suona se sente il labbro tuo muoversi. Vicino a te sento qualcosa che non ho sentito mai» «Mai mai mai?» «Non ho sentito mai. Non ho pi ù bisogno di un otorino » «Guardami: guarda altrove. Voltati: guarda altrove Salvati, guarda altrove. Lasciami: guarda altrove Sono solo una formichina» «La più bella che so»
9.
Si racconta la passione o quando è finita e le giornate che ci passano nel mezzo sembrano cavalli assopiti e ci ripenso oggi che è Natale e sono solo, al Sole che non posso guardare e per educazione non guardo mai neanche quel Sole che mi hai dipinto. Per non accecarmi. Vorrei farti un caffè con la cremina portartelo in camera appena ti svegli la mattina nella tua tazza viola preferita mentre dici che non sei una bambina ed io nascondo un sorriso. Ma porca Mad***** perché non mi parli più? Sono un cavallo senza ferro sotto i piedi. Ho appeso la staffa al chiodo. La staffa si dice porti fortuna? Allora ho appeso la fortuna al muro! Vorrei, assopirmi sul tuo seno e poi sentire la tua testa sul mio petto perché sto scomodo mia cara: da quando non ci sei, la notte non so dove appoggiare il mio mento
10.
Stai ricopiando con la carta carbonata la samizdat clandestina di una copia dei sentimenti Che si vive un po' sempre alla sprovvista per necessità o peserebbero anche i bei momenti. E invece così , è il ritornello del non me l'aspettavo. Guardati, le notti prive di sbadigli, da chi da consigli. Nessun simposio ma parla di sé , chiede inconsolabile «non rifare quel che ho fatto già» come se tu potessi risolvere il suo passato già concluso dove le saracinesche chiuse non riaprono più . E in alto in alto sta iniziando il vapore sotto i cinque gradi. E adesso vado indifferente fra la gente indifferente. E non provo più niente. Vedrai l'altro quando smetterai di lucidarne la pelle sino a quando riflette. E la fiumana non avrà più il tuo volto, che non aveva avuto mai. Ti sentirai abbandonata, a quell'ora, ai bordi effimeri dei litorali. Con la rena castelli farai. Quindi arenata con tutto il naviglio sorpresa dirai: «È così com'era. » E in alto in alto in alto il vapore sotto i cinque gradi e adesso vado indifferente fra la gente indifferente e non provo più niente

about

musiche e arrangiamenti Raffaello Dileo & MJM 02-10
Malagnino & Becca 01 *** Malagnino, Dileo, Becca 06
Testi MJM
Mixaggio Roberto Maruzzi
Mastering Riccardo Pasini
Registrato presso le Case del Vento
Ideato la notte di Natale 2017
Edito il 10-12-2019
_______________________________________
MESMER PRODUZIONI, EEEE, DISCHI DI PLASTICA

credits

released October 12, 2019

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